In bici lungo il fiume

In bici lungo  il fiume


PARLANO DI NOI

“In bici lungo il fiume”

Nell’Oltrepo mantovano ti aspettano piccoli borghi, ville, monasteri. E, fra una sosta e l’altra, puoi degustare il lambrusco…
Donna Moderna | 19 Apr 2017
I nostri itinerari ciclistici e il nostro territorio promosso da un interessante articolo pubblicato sul settimanale Donna Moderna per scoprire e degustare l’Oltrepò mantovano nei sui week end golosi…
 
IN VISITA AL MUSEO
In questo angolo di Pianura Padana il fiume Secchia confluisce nel Po, trasformando il paesaggio in un’affascinante cartolina: zone paludose e golene, punteggiate da aironi, si alternano a vigneti mentre fitti boschi ospitano picchi, volpi e tassi. Per avvistarli, monta in sella e pedala lungo la circolare di 30 km che parte da Ponte sul Secchia e si addentra nel Parco Golene della Foce (altri itinerari e percorsi ciclabili su turismo.mantova.it, oltrepomantovano.eu).
Da vedere
Fai tappa a Nuvolato di Quistello (www.comune.quistello.mn.it), frazione che ospita il Museo diffuso Giuseppe Gorni (gratis, via Europa, 58): le opere in terracotta e bronzo, disseminate lungo il paese, ricostruiscono la vita dei contadini durante i primi anni del Novecento. A Quistello, invece, si ferma chi ama il Lambrusco, per le degustazioni presso la Cantina sociale (cantinasocialequistello.it).

TRA I MISTERI DELL’ABBAZIA

Non ti aspettare un piccolo monastero perché quello di San Benedetto Po è un maestoso complesso monumentale con chiostri, cantine, dormitori, orti e una chiesa abbaziale, dove è custodito un organo a canne del 1726. Fondato da Tedaldo di Canossa nel 1070, distrutto in parte da Napoleone e poi restaurato, questo labirintico centro culturale è il posto migliore per farsi un’idea della lunga e complessa storia della zona. Ci vuole almeno un giorno per visitarlo tutto, incluso l’immenso Museo Civico Polironiano, ospitato al suo interno, dove sono conservati oltre 600 reperti archeologici, ceramiche e manoscritti su antiche leggende.
Da vedere
Prima di ripartire fatti indicare la tomba della potente Grancontessa Matilde di Canossa, sepolta in un sarcofago di alabastro con 4 leoni in marmo rosso (turismosanbenedettopo.it).

UN VIAGGIO NELLA BELLE EPOQUE

Varcando la soglia di Villa Bisighini, sede del Municipio di Carbonara di Po, sarai catapultata nella vivace atmosfera Anni Venti. Questa sorprendente dimora è stata edificata dal ricco costruttore Francesco Bisighini, che aveva fatto fortuna in Argentina. Oltre all’archivio fotografico, con immagini che illustrano gli sfarzi dell’epoca, ammira le stanze affrescate dal pittore Anselmo Baldissara e le statue bronzee del portale realizzate dallo scultore Giuseppe Menozzi.
Da vedere
Il parco che circonda la casa-museo, con il mausoleo in marmo dove riposano Bisighini e sua moglie (comune.carbonaradipo.mn.it).
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